giovedì, novembre 18, 2010

Riattaccate 'sto cazzo, cribbio!

Stamani su Repubblica...

Le statue truccate di Palazzo Chigi
mani e pene posticci a Venere e Marte



ROMA - Venere ha riacquistato entrambe le mani. Marte, insieme alla destra, anche il pene perduto da tempo. Miracolo a Palazzo Chigi. Per espressa volontà di Silvio Berlusconi. E in barba alle regole del restauro che vietano ripristini e falsi storici che alterino l'autenticità dell'opera d'arte.

Il celebre gruppo marmoreo, con i ritratti romani di Marco Aurelio e della moglie Faustina innestati sui corpi "greci" degli dei dell'Olimpo, è stato sottoposto a un intervento di chirurgia estetica che rischia di avere pesanti riflessi negativi sulla scultura del 175 dopo Cristo. E sull'immagine della scuola dei restauratori italiani nel mondo. Così, dopo le polemiche per lo spostamento dal Museo delle Terme di Diocleziano a Palazzo Chigi, una nuova bufera sta per abbattersi sui preziosi 1.400 chili di marmo.

Su espressa richiesta del presidente del Consiglio, e su insistenti pressioni del suo architetto Mario Catalano, il ministero dei Beni culturali ha portato a termine un'operazione di "risarcimento" delle parti mancanti della scultura classica che, ritrovata nel 1918 a Ostia, si trova da quest'anno in prestito nella sede del governo. Una scelta che contrasta con la virtuosa via italiana al restauro filologico. E che cozza con l'attuale regime di austerity che il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi e quello dell'Economia Tremonti hanno imposto alla tutela del patrimonio artistico (-46% i fondi per il 2011): è vero che le spese per il restyling sono a carico della presidenza del Consiglio, ma quei 70mila euro potevano tamponare un intervento di massima urgenza nell'Italia delle mille Pompei che franano invece di essere spesi per un maquillage.



"Perché in Cina le sculture appaiono come nuove mentre alle nostre mancano braccia e teste? Completate quelle statue" avrebbe detto il premier all'architetto Catalano dopo essersi visto consegnare, il 25 febbraio, il Gruppo di Marte e Venere, la Statua di Ercole con cornucopia e la Statuetta femminile panneggiata e velata, provenienti dall'aula V del Museo delle Terme di Diocleziano a Roma, già ripuliti in vista del prestito. È stato così che, mentre la "Velata" andava ad abbellire l'appartamento del presidente del Consiglio a palazzo Chigi, il marmo d'età antonina veniva esibito nel cortile d'onore durante la visita del premier cinese Wen Jiabao del 7 ottobre e facendo finta che il tempo non è passato sui corpi delle due imperiali divinità, mutilandole.

mapputanama...

porco...

diocristodun...

Sempre più tempi bui. Lo sfascio culturale provocato all'Italia e agli italiani (che non sono mai stati un granché, questo va detto), sarà il peggior lascito di questo nano impazzito. Ci sarà tanto da lavorare, tantissimo.
Nel frattempo, "fatevi un bel panino con la Divina Commedia".

1 commento:

MarPlace ha detto...

cazzo ho cancellato il posto per sbaglio!
Dicevo: non sapevo di questa emerita cazzata del nostro amatissimo presidente, siamo tornati ai tempi di Montorsoli e del restauro del gruppo di Laooconte

PS: nel mondo orientale il restauro non esiste, almeno nella accezione occidentale del termine.
Ad esempio in Giappone i tempi buddisti vengono smontati ogni 19-20 anni, consegnando praticamente un edificio ex novo ogni tot anni.
Ma vallo a spiegare al berluschino.....